Il Prosciutto di San Daniele, celebre e amato in tutto il mondo, rappresenta una vera e propria eccellenza gastronomica italiana, capace di conquistare i palati più esigenti con il suo sapore unico e inconfondibile. Ma quali sono i segreti dietro questo prosciutto? Oltre alla cura meticolosa nella selezione della materia prima e alla tradizionale tecnica di lavorazione tramandata nei secoli, un elemento cruciale che contribuisce alla sua straordinaria qualità è il microclima speciale di San Daniele del Friuli.
Immaginatevi un borgo incastonato tra le colline del Friuli-Venezia Giulia, dove le correnti tiepide del Mar Adriatico si incontrano con quelle fredde delle Alpi Carniche. Ed è proprio questo luogo, San Daniele del Friuli, ad essere diventato la “Città del Prosciutto”, merito delle sue condizioni ambientali uniche e irripetibili, limitate a questo specifico contesto geografico. Appena si varca la soglia di San Daniele del Friuli, ci si trova avvolti da una leggera brezza che abbraccia questa affascinante località. Questa ventilazione dolce ma costante riveste un ruolo fondamentale nel processo di stagionatura del San Daniele DOP, contribuendo a conferire quei tratti aromatici distintivi che lo rendono così apprezzato.
L’incontro dei venti
San Daniele del Friuli custodisce un segreto prezioso nel cuore del suo territorio: il microclima unico che rende possibile la creazione del Prosciutto di San Daniele. Questo microclima speciale è il risultato di un incrocio armonioso di venti provenienti da direzioni opposte, che si incontrano per dare vita a condizioni ambientali ideali per la maturazione di questo prelibato prodotto.
Le Alpi Carniche, che si ergono a nord di San Daniele del Friuli, inviano correnti d’aria fresche e rigeneranti che si mescolano con l’aria calda proveniente dal Mar Adriatico. Il fiume Tagliamento, con le sue acque cristalline che scorrono nelle vicinanze del borgo, agisce come un termoregolatore naturale, regolando ulteriormente la temperatura e contribuendo a mantenere costante l’umidità dell’aria. Questa combinazione unica di elementi naturali crea un equilibrio perfetto, ideale per il processo di stagionatura.
Il fiume Tagliamento
Il Tagliamento, noto anche come “Il re dei fiumi alpini”, non solo offre uno spettacolo naturale di straordinaria bellezza, ma svolge anche un ruolo fondamentale nella produzione del Prosciutto di San Daniele.
Con le sue sorgenti presso il Passo della Mauria, a oltre 1.000 metri di altitudine, il Tagliamento compie un lungo viaggio di 178 chilometri attraversando le terre friulane, dalla Carnia fino a raggiungere il borgo di San Daniele del Friuli per poi discendere rapido verso il Mar Adriatico collegando mare e montagna lungo il suo percorso. Il fiume si presenta come un ecosistema prezioso e incontaminato, l’ultimo grande corridoio fluviale delle Alpi rimasto morfologicamente intatto in Europa centrale.
Ma qual è il legame tra il fiume Tagliamento e il Prosciutto di San Daniele? Il fiume funge da corridoio naturale per il percorso dei venti che proprio a San Daniele si incontrano e creano una ventilazione unica e irripetibile. Inoltre il Tagliamento agisce come termoregolatore naturale mantenendo costante l’umidità nell’aria e creando le condizioni ideali per la corretta stagionatura del prodotto. È il connubio tra le caratteristiche del territorio e il microclima unico generato dal fiume che conferisce al Prosciutto di San Daniele il suo sapore distintivo e la sua straordinaria qualità.
Cosce di suino, sale e il microclima di San Daniele del Friuli: tre ingredienti per il gusto perfetto
Il microclima di San Daniele del Friuli è quindi uno dei tre ingredienti principali del Prosciutto di San Daniele. Senza di esso, il processo di produzione non sarebbe completo e il risultato finale non sarebbe lo stesso. È per questo motivo che tutti i produttori del Prosciutto di San Daniele DOP devono avere sede esclusivamente a San Daniele del Friuli.
Le cosce di suino selezionate costituiscono il primo “ingrediente” del Prosciutto di San Daniele. Le cosce di suino provengono da suini nati e allevati esclusivamente in Italia, in un’area geografica limitata alle dieci regioni del centro Nord, in allevamenti certificati e controllati. La qualità delle cosce di suino è garantita da precise disposizioni del Disciplinare di produzione – che stabiliscono razza, caratteristiche, alimentazione -, rigidi controlli e da un’attenta selezione che assicurano la massima qualità e tracciabilità. L’altro ingrediente che entra in gioco è il sale marino, rigorosamente di tipo marino e applicato a secco. Anche in questo caso, si tratta di una materia prima italiana, proveniente dall’area centro-meridionale dello Stivale. Il sale marino contribuisce alla sua conservazione naturale, senza l’aggiunta di additivi o sostanze chimiche, e stimola il processo di perdita dei liquidi e quindi di asciugatura delle carni.
Il Prosciutto di San Daniele è, quindi, il risultato di un perfetto equilibrio tra tradizione, qualità e ambiente.