Dovete sapere che il 24 maggio si celebra la Giornata Europea dei Parchi e delle Aree Protette. È ormai chiaro quanto il tema dell’ambiente sia sempre più centrale nelle vite di tutti noi. Come dimostrano gli ultimi anni, la necessità di un mondo più green è impellente. Dalle fonti rinnovabili all’inquinamento atmosferico fino ai movimenti d’opinione sempre più sulla cresta dell’onda, l’ambiente e la natura vengono viste e vissute come un qualcosa da salvaguardare.
Da questo punto di vista in Friuli Venezia-Giulia, la regione che dà origine al Prosciutto di San Daniele, siamo molto fortunati. Il verde ci circonda, non c’è angolo della regione che non abbia una forte impronta “naturale”. Insomma, quando passate da noi, sentitevi molto liberi di respirare aria pura a pieni polmoni. E, non bastasse, abbiamo anche una serie di aree protette che potete visitare! Tra parchi regionali, aree statali, riserve naturali, biotopi e prati stabili, avrete solo l’imbarazzo della scelta.
Cos’è un’area protetta?
Le aree protette rappresentano quei territori che sono soggetti a specifiche limitazioni e regolamenti, volti a preservarne integralmente l’identità naturalistica. Sono inoltre quelle zone che servono anche a promuovere il lato “umano” di quel territorio, le sue tradizioni, il rispetto verso la natura e la storia di quei luoghi. Le aree protette rappresentano un vero e proprio ecosistema di significati, che sono la perfetta carta d’identità di questi splendidi scorci.
Parchi naturali regionali
In Friuli Venezia-Giulia abbiamo due grandi parchi regionali, rispettivamente il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane e il Parco Naturale delle Prealpi Giulie. Il primo si sviluppa tra i comuni di Andreis, Cimolais, Claut, Erto e Casso, Forni di Sotto, Forni di Sopra, Frisanco, Socchieve e Tramonti di Sopra. E delinea il perfetto orizzonte delle Dolomiti, a cavallo con il Veneto. Tra strapiombi e dolci declivi, non saranno rari gli avvistamenti di cervi o daini, volpi furtive o rapaci.
Il secondo si estende, per oltre 9mila ettari, tra i comuni di Chiusaforte, Lusevera, Moggio Udinese, Resia, Resiutta, Venzone. Anche qui, foreste fittissime e un’immersione mozzafiato, nella natura più incontaminata che ci sia.
Aree naturali protette statali
Come ben sapete il Friuli Venezia Giulia, in circa 200km, concentra tutti gli ambienti possibili e immaginabili, dal mare alla montagna. E proprio per questo un particolare rilievo ha l’Area Marina Protetta di Miramare nel Golfo di Trieste. Quest’area è parte della rete mondiale di Riserve della Biosfera MAB Unesco e rappresenta uno splendido spaccato della biodiversità marina del capoluogo giuliano, con lo splendido Castello di Miramare a troneggiare dall’alto.
In zona Malborghetto-Valbruna ne abbiamo altre due, le Riserve Naturali denominate rispettivamente di Cucco e di Rio Grande, facenti entrambe parte del comprensorio della Foresta di Tarvisio. Non diversamente dai paesaggi montani sopra descritti, mettere piede in queste riserve significa addentrarsi in un mondo di muschi, di splendidi percorsi, di rogge che scorrono selvagge.
Riserve naturali regionali
Anche qui, il Friuli Venezia-Giulia si difende benissimo. Dal mare – con la splendida foce del fiume Isonzo -, fino alla montagna più impervia, non si contano sulle dita di una mano le riserve che regalano sogni a occhi aperti. Immergetevi nell’atmosfera lunare del Lago Cornino col suo particolarissimo color smeraldo (anche lui, come il prosciutto di San Daniele, gode di un microclima che ne determina flora e fauna). O visitate la Riserva Naturale Laghi di Doberdò e Pietrarossa.
Oppure ancora, tornate verso il mare, per godere del panorama della splendida foce del Fiume Stella, all’altezza della Laguna di Marano e Grado. Non potendo parlarvi di tutte, vi rimandiamo a questo sito, dove potete trovare tutti i luoghi e le informazioni di cui necessitate.
Biotopi e prati stabili
E, per giungere alla fine del nostro viaggio nel cuore delle aree protette regionali, vi parliamo dei biotopi e dei prati stabili. Ma avete idea di cosa siano esattamente? I biotopi sono aree “di grande interesse che corrono il rischio di distruzione e scomparsa”. In regione ne abbiamo 37, molti dei quali posti nel Medio e Basso Friuli. Ad esempio, visita obbligatoria deve essere riservata alle Risorgive di Codroipo. Con una passeggiata nella natura, noterete vere e proprie sorgenti di acqua che risale dal sottosuolo, in maniera assolutamente naturale. O ancora, il proiettarsi in un tempo lontano, visitando a Duino Aurisina lo Stagno Studenec.
Anche i prati stabili rappresentano un ulteriore luogo immacolato. Cosa sono? Sono quelle “formazioni erbacee, costituite da un numero elevato di specie vegetali spontanee, che non hanno mai subito il dissodamento e vengono mantenute solo con operazioni di sfalcio ed eventuale concimazione”. Insomma, quanto di più intatto ci possa essere.
Il nostro excursus all’interno delle aree protette del Friuli Venezia-Giulia finisce qui. E non dimenticatevi: dopo la vostra passeggiata in questi luoghi incantevoli, fate un salto a San Daniele per concludere la vostra gita con una fetta di prosciutto!
20 maggio 2020