Il Friuli Venezia Giulia è la regione del Prosciutto di San Daniele. Un luogo unico e speciale che sa regalare moltissimi scorci di pura bellezza. Nel nostro Magazine vi prendiamo per mano per portarvi a spasso in un territorio fondamentale per la produzione del prosciutto crudo. Panorami splendidi, montagne e mare, castelli e parchi, fiumi (come il Tagliamento). Per non parlare della tradizione vitivinicola e culinaria, con il Prosciutto di San Daniele DOP in testa. Insomma qua, regaliamo emozioni.
Oggi mettiamo un ulteriore tassello nel mosaico che stiamo costruendo per raccontarvi le nostre terre. Dovete infatti sapere che c’è un lungo fondamentale per la stagionatura del San Daniele DOP: il fiume Tagliamento.
Cos’è il Tagliamento?
Il Tagliamento (Tilliment in friulano) è il più lungo fiume del Friuli, scorre per oltre 170km. La sua particolarità – proprio per questo denominato Il Re dei fiumi alpini – consiste nel fatto che è l’unico fiume italiano ad aver mantenuto intatte le caratteristiche del suo corso, senza che l’uomo ci mettesse mano.
Inoltre in Europa è l’unico caso di fiume che ha mantenuto l’originaria morfologia a canali intrecciati. Si può infatti osservare che l’alveo del Tagliamento sia estremamente ampio. E come il suo fluire sia caratterizzato da un dividersi e intrecciarsi continuo di mille rivoli. La sua morfologia cambia quindi continuamente, a seconda del volume d’acqua trasportato, dalle condizioni metereologiche. Scorre addirittura sotto terra, riemergendo e immergendosi nuovamente. Insomma: regala un paesaggio sempre diverso!
Proprio grazie a questa sua vitalità, il paesaggio che offre il fiume Tagliamento è unico. Alberi e isolotti nel mezzo dell’alveo. Troverete pioppi, ontani, salici. E una fauna caratteristica, dai gheppi alle volpi, dalle faine agli uccelli migratori. Per non parlare della caratteristica trota marmorata.
Fiume Tagliamento e Unesco
Proprio per tutte queste ragioni – il fiume che nasce nei pressi del Passo della Mauria e sfocia in prossimità di Lignano Sabbiadoro – è oggetto di interesse per la sua tutela e valorizzazione. Recentemente si vocifera di candidarlo come patrimonio Unesco. Un primo tentativo venne fatto già nel 2017, su proposta avanzata dal Wwf European Alpine Programme (Ealps).
Ebbene, pare che finalmente la strada sia tracciata. Come sottolinea anche Mario Tozzi, celebre geologo e divulgatore scientifico in televisione:
“Il Tagliamento è un fiume straordinario dal punto di vista paesaggistico ed ecologico, che dobbiamo soltanto lasciare in pace, rispettandone la naturalità. Si lavori per farne un sito riconosciuto dall’Unesco, fortemente collegato al circondario, creando anche itinerari storici e letterari: un motore di sviluppo sostenibile per tutto il territorio, fondato sulla riconosciuta qualità ambientale. Il Tagliamento non appartiene soltanto dei friulani, è di tutti, come lo è il Colosseo! Va tutelato».
L’ecosistema del fiume Tagliamento merita questo riconoscimento. Un riconoscimento a un territorio speciale, dalle caratteristiche uniche. Per il Friuli il Tagliamento ha un ruolo centrale, ne è una delle colonne portanti, un protagonista assoluto della sua storia, delle sue tradizioni e del suo essere.
Tagliamento e prosciutto
Al Tagliamento va anche la nostra eterna riconoscenza per contribuire in maniera determinante a quel speciale microclima che rende incredibilmente speciale il nostro San Daniele DOP. Grazie a questo fiume infatti le correnti provenienti da nord e quelle che arrivano dall’Adriatico si incontrano, risultando decisive per la stagionatura del nostro prosciutto.
E quindi chi più di noi può sostenere la candidatura del Tagliamento a patrimonio dell’Unesco?
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22 giugno 2020