In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2024, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele si fa portavoce di un messaggio importante: la qualità alimentare come pilastro di una vita sana e sostenibile.
La FAO ha scelto come tema per quest’anno “Diritto al cibo per una vita e un futuro migliori”, sottolineando l’importanza di un’alimentazione variegata, nutriente e accessibile a tutti. In un mondo dove molti sono costretti a optare per cibi economici ma poco salutari, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele propone una riflessione sulla scelta consapevole degli alimenti.
Quanto è importante la qualità di un alimento?
È preferibile ridurre la frequenza di acquisto a favore di prodotti di alta qualità, piuttosto che consumare quotidianamente alimenti dallo scarso valore nutrizionale. Questa filosofia si allinea perfettamente con il concetto di “cibo come diritto”, promuovendo la salute individuale unitamente ad un sistema alimentare più equo e sostenibile.
Il Prosciutto di San Daniele si pone come esempio concreto di questa visione. Prodotto esclusivamente con cosce di suino italiane e sale marino, senza additivi o conservanti, rappresenta un alimento versatile e ricco dal punto di vista nutrizionale.
La partecipazione del Consorzio del Prosciutto di San Daniele alla Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2024 va oltre la semplice promozione di un prodotto. Rappresenta un impegno concreto verso un sistema alimentare più equo, sostenibile e salutare, in linea con gli obiettivi globali di sicurezza alimentare e nutrizione.
Cibo sano per un’alimentazione sana
Ogni fetta di Prosciutto di San Daniele è un concentrato di nutrienti essenziali. È caratterizzata da un alto contenuto proteico e da lipidi di facile assimilazione. Il San Daniele DOP è ricco di importanti oligoelementi come potassio, fosforo, zinco, magnesio, ferro e rame, oltre a vitamine del gruppo B e vitamina E.
Il profilo lipidico del Prosciutto di San Daniele è particolarmente interessante. Tra gli acidi grassi monoinsaturi, prevale l’acido oleico, noto per i suoi effetti benefici sulla salute cardiovascolare. Per quanto riguarda gli acidi grassi polinsaturi, spicca l’acido linoleico della serie omega-6, importante per mantenere stabili i livelli di colesterolo nel sangue. Il Prosciutto di San Daniele contiene anche acidi grassi omega-3, che contribuiscono alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, alla riduzione dei trigliceridi nel plasma e all’abbassamento della pressione sanguigna.
Il grasso presente nel Prosciutto di San Daniele, distribuito sia come grasso di copertura che intermuscolare e intramuscolare, gioca un ruolo fondamentale nel determinare l’aroma, la dolcezza e la morbidezza del prodotto. Dal punto di vista nutrizionale, i lipidi sono un’importante fonte energetica, fornendo più del doppio delle calorie rispetto a carboidrati e proteine. Inoltre, favoriscono l’assorbimento delle vitamine liposolubili A, D, E e K.
Il Disciplinare di Produzione: garanzia di qualità e tradizione
La produzione del Prosciutto di San Daniele DOP è regolata da un rigoroso Disciplinare di Produzione, documento che definisce ogni fase del processo produttivo. Il disciplinare stabilisce i requisiti dei suini utilizzati, che devono provenire da dieci specifiche regioni italiane. La lavorazione può avvenire esclusivamente nei trentuno prosciuttifici situati nel comune di San Daniele del Friuli.
Controlli rigorosi per l’eccellenza
Il San Daniele DOP è sottoposto a un sistema di controlli meticolosi che ne garantiscono l’eccellenza qualitativa in ogni fase della produzione. Questo processo inizia già negli oltre 3.500 allevamenti selezionati in 10 regioni del Centro-Nord Italia, dove nascono i suini destinati alla produzione. All’arrivo nei prosciuttifici, ogni coscia è sottoposta a un esame visivo approfondito per verificare la conformità alle normative igienico-sanitarie e alle specifiche DOP. Solo le cosce che superano questa prima selezione proseguono nel processo produttivo.
Durante la stagionatura, che dura almeno 400 giorni, i controlli si intensificano. Le aziende effettuano regolari monitoraggi interni, tra cui il controllo del calo peso, fondamentale per garantire una stagionatura graduale e ottimale. Analisi chimico-fisiche e microbiologiche verificano parametri cruciali come l’umidità, il contenuto di sale e il livello di proteolisi.
Un momento importante del processo di controllo è la “puntatura”, una tecnica tradizionale che utilizza un ago di osso di cavallo per saggiare profumi e consistenza del prosciutto. Questa pratica, che richiede grande esperienza e sensibilità, è emblematica dell’attenzione che caratterizza la produzione del San Daniele.
Solo dopo aver superato tutti questi rigorosi test e aver completato i 400 giorni di stagionatura, il prosciutto può finalmente ricevere il prestigioso marchio del Consorzio, che ne certifica l’autenticità come vero Prosciutto di San Daniele DOP.
A sorvegliare l’intero processo c’è IFCQ Certificazioni, un ente accreditato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.
Tradizione e innovazione per un futuro alimentare migliore
La produzione del Prosciutto di San Daniele unisce tradizione secolare e moderne pratiche di sicurezza alimentare. Ciò lo rende un alimento sicuro per categorie sensibili come le donne in gravidanza. La lunga stagionatura del San Daniele DOP garantisce la sua sicurezza anche nei confronti di rischi come la toxoplasmosi, aspetto fondamentale quando si parla di diritto a un’alimentazione sicura e nutriente.