Conosciuta sui social come burrataepistacchi, Maria Stella racconta il cibo con semplicità e autenticità, conquistando il pubblico con la sua spontaneità. Ma dietro lo schermo c’è molto di più: una giovane donna di 30 anni con un percorso eclettico tra studio, ristorazione e content creation. In questa intervista ci svela il suo legame con il Prosciutto di San Daniele e qualche aneddoto personale.
Chi è burrataepistacchi al di fuori del mondo dei social?
Sono Maria, ho 30 anni e sono una ragazza assolutamente normale. Sono laureata in giurisprudenza, ma ho intrapreso una strada del tutto diversa: lavoro nella ristorazione, attivamente impegnata nel locale di famiglia, e parallelamente porto avanti il mio progetto come content creator. Di recente, ho iniziato anche un percorso di formazione specifica sulla ristorazione, per approfondire le mie conoscenze in questo settore.
Hai un hobby o un interesse che forse non tutti conoscono?
Pochi sanno che, prima di appassionarmi alla cucina, il mio mondo era il nuoto. Ho praticato nuoto agonistico per molti anni, arrivando anche a diventare campionessa italiana in diverse occasioni durante l’adolescenza. È stata una parte importante della mia vita, che mi ha insegnato disciplina e dedizione.
C’è un aneddoto divertente o significativo che ti è capitato grazie alla tua carriera di creator?
Grazie al mio percorso da content creator ho vissuto esperienze che non avrei mai immaginato, come entrare in studi televisivi, tra cui anche quelli della Rai. È stato emozionante vedere il dietro le quinte di un mondo così affascinante e diverso da quello della cucina quotidiana.
Raccontaci un ricordo legato al Prosciutto di San Daniele.
Il Prosciutto di San Daniele mi riporta subito alle mie giornate da atleta, quando facevo nuoto agonistico. Prima di ogni gara, era sempre parte del mio pasto: leggero, nutriente e perfetto per darmi l’energia giusta senza appesantirmi. Ancora oggi, quel sapore mi riporta a quei momenti, con un po’ di nostalgia e un sorriso.
Se il Prosciutto di San Daniele fosse la colonna sonora della tua vita, quale canzone sarebbe?
Senza dubbio “Smooth” di Santana. Una canzone che, come il Prosciutto di San Daniele, ha quel mix perfetto tra ritmo, dolcezza e carattere.
C’è un momento della giornata o dell’anno in cui preferisci gustarlo?
Per me, il momento ideale è l’aperitivo al tramonto. Quel momento in cui la giornata si chiude, l’atmosfera si rilassa, e il gusto del prosciutto si fonde con la sensazione di pace e leggerezza.
Qual è l’abbinamento preferito di burrataepistacchi con il Prosciutto di San Daniele?
Senza dubbio con i fichi freschi. E, per chi ama qualcosa di più particolare, consiglio anche i fichi caramellati: un abbinamento che esalta la dolcezza e la sapidità in modo sorprendente.
Se potessi gustare il Prosciutto di San Daniele con una persona famosa, chi sceglieresti?
Sceglierei Adam Sandler, il mio attore preferito. Lo trovo affabile, interessante, con una personalità spiccata. Poter condividere una chiacchierata con lui davanti a un buon piatto di Prosciutto di San Daniele sarebbe davvero un momento indimenticabile.
Come descriveresti il Prosciutto di San Daniele a chi non l’ha mai provato?
Userei una parola: umami. Quel quinto sapore che crea un equilibrio perfetto tra dolcezza e sapidità, regalando una vibrazione alle papille gustative. Il Prosciutto di San Daniele ha questa capacità di solleticare il palato e lasciare una sensazione di benessere profondo.