Vi abbiamo raccontato in lungo ed in largo quanto la storia di San Daniele del Friuli (e del suo preziosissimo Prosciutto) venga da parecchio lontano. Ora è il momento di un’altra curiosità: ogni anno in occasione dell’inaugurazione di Aria di festa risuona la sirena di San Daniele.
Il suono della sirena
Nella città del prosciutto anzichè del classico taglio del nastro per inaugurare Aria di Festa si procede al taglio di una bella fetta di San Daniele. Ogni anno una madrina d’eccezione raggiunge la cittadina friulana per questo celebre e importante rito: il taglio della prima fetta. Un San Daniele intero con osso domina la piazza della città in attesa che l’ospite si diletti nel taglio, rigorosamente a coltello, della prima fetta. Proprio nel momento in cui la fetta viene alzata trionfante, la festa può iniziare. A celebrare questo istante suona la sirena.
La storia della sirena di San Daniele
Il territorio del Friuli collinare è stato uno dei principali campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale. Quanto la posizione di San Daniele fosse strategica è quasi inutile parlarne. Posto al centro di un passaggio obbligato verso l’Est e i Balcani, per giunta inerpicato su una dolcissima collina che ben si prestava a vedetta sulla pianura circostante. Non è quindi un caso che proprio nelle nostre zone si siano combattute sanguinose battaglie per il predominio territoriale. Battaglie cruente, soprattutto relative alla Grande Guerra, si sono succedute in serie, in particolare modo tra San Daniele del Friuli e Ragogna, nel Medio Tagliamento. Proprio nel cuore di quella che verrà ricordata come la disfatta di Caporetto, si registrava infatti anche la resistenza – presso il Castello di San Daniele, il 30 ottobre 1917 – da parte dell’esercito italiano contro quello austro-germanico.
Ma veniamo a noi: cos’è la celebre sirena che tuona ogni giorno da uno dei simboli della città? Dovete sapere che venne installata proprio a cavallo tra le due Guerre Mondiali. Ma a che scopo?
Tutto partì da Giovanni da Udine, allievo di Raffaello. Fu lui infatti a disegnare, nel XVI secolo, il Duomo, in prossimità del quale sorge lo splendido campanile. Proprio a cavallo tra le due Guerre Mondiali, in cima allo stesso, venne posta una sirena. Questa serviva ad avvisare la popolazione nel caso ci fossero attacchi imminenti o situazioni di pericolo.
L’utilizzo oggi
A conflitto terminato si decise che la sirena venisse utilizzata anche in seguito, fino ai nostri giorni. Nei primi anni fu utilizzata come richiamo dei locali volontari dei Vigili del Fuoco. Da allora ogni dì, a rintoccare il mezzogiorno, si fa sentire infatti in città e su tutta la pianura circostante. E non solo: come detto dal 1985 la sirena scandisce l’inizio di Aria di Festa, la tradizionale festa che celebra – a fine giugno – il Prosciutto di San Daniele Dop.
Uno dei simboli di San Daniele è lì, in alto, a ricordare storia e tradizioni di uno dei borghi più identificativi del Friuli. E, ci giuriamo, ci rimarrà ancora parecchio a lungo.