Ciò che aspettavamo da svariati mesi ha finalmente avuto luogo. Il Giro d’Italia (rimandando la corsa a tappe, originariamente prevista a maggio, come da tradizione), alla fine ha solcato il Friuli-Venezia Giulia, con ben due tappe. La prima, il 18 ottobre dalla Base Aerea di Rivolto al Piancavallo. La seconda, dal centro di Udine alla nostra San Daniele del Friuli. Il nostro piccolo borgo, per l’occasione, ha organizzato un’intensa due giorni di appuntamenti per salutare l’arrivo del Giro.
San Daniele accoglie il giro
Il 20 ottobre è stata quindi una giornata di grande festa per la nostra cittadina, nella quale si produce il Prosciutto di San Daniele Dop. Grazie ad una organizzazione impeccabile che ha coinvolto molte realtà (istituzionali e no) della zona, il passaggio del Giro d’Italia si è svolto in un clima gioioso e di condivisione, in ottemperanza a tutte le disposizioni volte alla salvaguardia delle persone.
La tappa
La particolarità della tappa era data da un triplice passaggio nel centro cittadino, in una sorta di circuito che prevedeva anche il passaggio a Majano e la percorrenza del Monte di Ragogna, nonché durissimi tratti anche al 20% di pendenza. Come siamo soliti raccontare, le colline limitrofe a San Daniele, pur a volte aspre, disegnano dei deliziosi saliscendi. E sempre più turisti amanti delle due ruote le scelgono per i paesaggi che offrono, oltre alle peculiarità enogastronomiche che riservano. Che voi siate passati dalle nostre zone, o semplicemente le abbiate ammirate durante la diretta televisiva: avete ben compreso di che parliamo!
Quella che è stata una delle tappe più lunghe del Giro d’Italia ha saputo riservare molte sorprese, in un tracciato che si è rivelato molto ostico. Alla fine, dopo una lunga fuga, la vittoria è andata allo sloveno Jan Tratnik, che ha alzato le braccia in segno di vittoria, tagliando il traguardo dopo oltre sei ore di corsa. Il gruppo più nutrito di corridori, a testimoniare la difficoltà del tracciato, è arrivato a 15 minuti dal vincitore.
Nello splendido panorama del Friuli Collinare, il passaggio del Giro d’Italia ha rappresentato l’ennesimo attestato di una splendida terra che vuole farsi conoscere sempre più.