La scarsità di risorse alimentari è una realtà per molti popoli nel mondo e allo stesso tempo lo spreco del cibo raggiunge quantità allarmanti. Beni fondamentali vengono buttati via ogni giorno, contribuendo a un fenomeno che va ben oltre il mero spreco di cibo. La Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare, in calendario il 5 febbraio 2024, sottolinea l’urgenza di agire contro questa piaga sociale. Il tema di quest’anno, “Make the Difference. Stop #foodwaste”, si pone come obiettivo la sensibilizzazione a tutti i livelli della società per promuovere pratiche quotidiane volte a ridurre lo spreco alimentare.
Il 5 febbraio rappresenta un’occasione importante per riflettere sul nostro impegno collettivo nel raggiungere gli Obiettivi di Sostenibilità fissati dall’Agenda delle Nazioni Unite entro il 2030. La sfida è grande, ma la necessità di preservare le risorse del nostro pianeta è più pressante che mai.
Secondo Andrea Segrè, fondatore della Giornata nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare: «Il focus 2024 non può precindere dagli effetti della crisi economica, ambientale e sociale globale sullo spreco alimentare domestico e sulle abitudini di acquisto».
Prosegue Segrè: «La crescente inflazione alimentare, i salari stagnanti, l’aumento dei costi della vita e degli affitti, uniti alle instabilità geopolitiche causate dalle guerre in zone chiave per la produzione di materie prime, determinano un contesto assai complesso. Per questo i dati del Rapporto 2024 dell’Osservatorio Waste Watcher International restituiranno il complesso scenario determinato dalla crisi economica, ambientale e sociale mondiale e le sue molteplici conseguenze sullo spreco alimentare e sulle abitudini di acquisto e consumo dei cittadini»
L’edizione del 2024 si concentra sulla moltiplicazione di buone pratiche quotidiane. Cittadini, enti pubblici, imprese, associazioni, scuole: tutti sono chiamati a fare la loro parte. La prevenzione e la riduzione dello spreco alimentare devono iniziare nelle nostre case, estendersi lungo l’intera filiera di produzione, distribuzione e commercio del cibo, influenzare la ristorazione, le mense, e modificare i nostri comportamenti e abitudini di acquisto, gestione e conservazione degli alimenti.
Uno scenario complesso, in cui lo spreco alimentare è ancora troppo elevato
L’inflazione, i salari stagnanti, l’aumento dei costi della vita e degli affitti, uniti alle instabilità geopolitiche causate dalle guerre in zone chiave per la produzione di materie prime, contribuiscono a un contesto assai complesso. Tutto ciò si riflette direttamente sullo spreco alimentare e sulle abitudini di acquisto e consumo dei cittadini.
Secondo i dati redatti dall’Osservatorio Waste Watcher (edizione 2023), lo spreco alimentare nelle case italiane ammonta complessivamente a 6,48 miliardi di euro. Considerando anche lo spreco lungo l’intera filiera, dal campo alle tavole, la cifra raggiunge quota 9.301.215.981 euro. Quest’ultimo si distribuisce con il 26% in agricoltura, il 28% nell’industria e l’8% nella distribuzione.
Creatività in cucina: le ricette contro lo spreco alimentare
Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele si distingue per la sua costante attenzione alla sostenibilità, inserendosi con determinazione nella lotta contro lo spreco alimentare e abbracciando i valori che questa giornata di prevenzione intende trasmettere.
Il cambiamento parte da piccoli gesti e da un’ambiente: quello della nostra cucina. Il Prosciutto di San Daniele, autentico ambasciatore del gusto italiano, si presta non solo a deliziare il palato con il suo sapore inconfondibile, ma anche a diventare un “asso nella manica” inaspettato nella lotta contro lo spreco alimentare.
Il concetto di “niente si spreca” trova nella cucina con il Prosciutto di San Daniele una sua incarnazione perfetta. Anche parti comunemente considerate “scarti”, come la cotenna, il grasso o persino l’osso, possono diventare veri e propri ingredienti chiave per insaporire piatti in maniera straordinaria.
Le ossa del Prosciutto di San Daniele si rivelano un tesoro culinario prezioso, particolarmente adatte per arricchire zuppe, minestroni e brodi con un sapore robusto e sapido. La sua inclusione consente di evitare l’aggiunta eccessiva di sale, garantendo comunque un risultato piuttosto saporito senza l’ingombro della salagione, che talvolta rischia di sopraffare i sapori del piatto. L’uso delle ossa nelle ricette “antispreco” aggiunge gusto e complessità ai piatti, conferendo loro una nota salina e saporita che eleva l’intera preparazione. La versatilità delle ossa del Prosciutto di San Daniele rende questo prodotto un ingrediente imprescindibile per chi desidera esplorare nuovi orizzonti gastronomici, trasformando il concetto di “antispreco” in una deliziosa opportunità culinaria.
Per chi desidera esplorare le potenzialità culinarie del Prosciutto di San Daniele, il San Daniele Magazine si conferma come un ricettario digitale di ispirazione. Le idee presentate non solo offrono nuovi modi per apprezzare il Prosciutto di San Daniele ma rappresentano anche un contributo concreto nella lotta contro lo spreco alimentare.
Qualche esempio? Tra le ricette spicca il Burger antispreco di ceci e scarti di broccolo con pesto di foglie di carote, caprino e Prosciutto di San Daniele. Questa creativa preparazione non solo contribuisce a ridurre gli sprechi in cucina, ma regala un gusto sorprendente grazie al sapore unico del Prosciutto di San Daniele.
Un’altra delizia antispreco proposta è il Pan bauletto con bucce di zucca e Prosciutto di San Daniele DOP. Le bucce di zucca, spesso trascurate, diventano l’ingrediente segreto che conferisce un tocco autentico e sostenibile a questo piatto. La scelta del Prosciutto di San Daniele DOP dona una marcia in più a questa ricetta creativa.
Volete sperimentare in cucina? Vi suggeriamo di provare i Muffin di pasta avanzata con Prosciutto di San Daniele e crema di formaggio una ricetta golosa per valorizzare la pasta avanzata in modo delizioso. Questa combinazione irresistibile di soffici fette di Prosciutto di San Daniele e una cremosa crema al formaggio, accostata in piccoli sformati, si trasforma in un’autentica prelibatezza che conquisterà i palati fin dal primo assaggio.
Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele da sempre dalla parte della sostenibilità
Dopo aver esplorato ricette e idee antispreco in cucina, rivolgiamo lo sguardo verso il tema della sostenibilità a livello produttivo. Da anni, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele si impegna attivamente nella realizzazione di iniziative finalizzate a contrastare gli sprechi e a gestire con oculatezza l’intero processo produttivo. Questo approccio riflette l’attenzione del Consorzio non solo alla qualità straordinaria del prodotto, ma anche al rispetto dell’ambiente.
Esaminando le strategie e le azioni messe in atto, emergono pratiche innovative e sostenibili che contribuiscono a rendere il Prosciutto di San Daniele non solo un’eccellenza gastronomica, ma anche un esempio virtuoso nella gestione del processo produttivo in modo consapevole.
Un esempio tangibile di questa filosofia è rappresentato dal recupero del sale utilizzato nella lavorazione del San Daniele DOP. Il sale esausto, anziché diventare uno scarto di produzione, viene attentamente raccolto da tutti gli stabilimenti, sottoposto ad analisi e successivamente riutilizzato in altri settori industriali. Questa pratica consente al sale di acquisire una nuova vita, evitando il suo inutile conferimento come rifiuto. Ad esempio, il sale recuperato può essere impiegato come agente antighiaccio sulle strade in caso di neve o come mordente nell’industria conciaria per fissare il colore nelle fibre e sui tessuti. L’obiettivo principale è ridurre e valorizzare gli scarti derivanti dalla lavorazione del Prosciutto di San Daniele, conferendo loro una “seconda vita” all’interno di un ciclo produttivo rinnovato.
L’acqua riveste un ruolo di primaria importanza sia nell’allevamento che nell’agricoltura, come dimostra il fatto che ben il 92% dell’impronta idrica globale è attribuibile alle attività coltivative, mentre il 26% è destinato alla produzione animale.
Consapevole dei rischi connessi al cambiamento climatico, il Consorzio riconosce il valore chiave dell’acqua e si impegna a promuovere una gestione responsabile ed efficiente di questa preziosa risorsa. Tale impegno mira non solo a garantire la sostenibilità delle attività agricole e zootecniche ma anche a preservare la disponibilità di acqua per le generazioni future, contribuendo così attivamente alla salvaguardia dell’ambiente e alla mitigazione degli impatti negativi legati alla sua gestione incauta.
Il Consorzio ha implementato un sistema di recupero e riutilizzo delle acque reflue. Attraverso un depuratore consortile, tutte le acque utilizzate nella produzione del San Daniele DOP vengono raccolte, analizzate e trattate per essere successivamente reinserite nelle fognature pubbliche. Questa pratica, oltre a essere rispettosa dell’ambiente, trasforma le acque reflue depurate in una preziosa risorsa che può essere sfruttata per varie finalità, come l’irrigazione di colture, il lavaggio delle strade nei centri urbani o come acqua destinata a utilizzi industriali.
Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele si distingue per il suo impegno concreto nella promozione di un modello di produzione sostenibile e responsabile. Attraverso iniziative mirate e pratiche innovative, il Consorzio non solo preserva la tradizione di qualità del Prosciutto di San Daniele, ma si adopera attivamente per minimizzare l’impatto ambientale della sua produzione. Dal recupero del sale utilizzato nella lavorazione, destinandolo a nuovi scopi industriali, al sistema di recupero e riutilizzo delle acque reflue attraverso un depuratore consortile, ogni passo è finalizzato a ridurre gli sprechi e a valorizzare le risorse disponibili. Questo impegno non solo si riflette nella qualità del prodotto finale ma testimonia anche la responsabilità ambientale del Consorzio, che si pone come esempio positivo nel panorama dell’industria alimentare, dimostrando che la sostenibilità può andare di pari passo con l’eccellenza produttiva.