Venerdì 22 aprile 2022 si celebra la Giornata della Terra (Earth Day), la più grande manifestazione ambientale del pianeta, un momento importante per promuoverne la salvaguardia, soprattutto in questa fase storica in cui il dibattito sul clima è particolarmente acceso.
Sono tanti i modi con cui ogni persona può dimostrare il proprio rispetto per la Terra, cominciando ad adottare buone abitudini quotidiane: riciclando in maniera accurata, evitando lo spreco alimentare, facendo scelte che abbiano il minor impatto possibile sul pianeta.
Tutti possono contribuire ogni giorno, con piccoli gesti, alla salvaguardia della Terra, con comportamenti virtuosi per l’ambiente e per il territorio in cui si vive.
Ne è convinto il Consorzio del Prosciutto di San Daniele che ha un legame molto stretto con il Comune di San Daniele del Friuli e con l’ambiente che lo circonda.
Non dimentichiamo, infatti, che è proprio il territorio in cui si colloca il Comune friulano a rendere possibile l’esistenza del San Daniele DOP per come lo conosciamo: sono proprio le particolari condizioni geografiche e climatiche a rendere il prodotto unico.
Nella terra del Tagliamento
Il territorio in cui viene prodotto il Prosciutto di San Daniele è quello del Tagliamento: anche detto “Il re dei fiumi alpini” questo fiume si caratterizza per la sua bellezza naturale e selvaggia, che mantiene per ben 170 Km, dalla sua sorgente sulle Alpi Carniche fino a immergersi nel mare Adriatico, attraversando tutto il Friuli-Venezia Giulia e scorrendo proprio accanto a San Daniele del Friuli.
Un clima unico per la stagionatura del San Daniele DOP
La combinazione particolare e irriproducibile che deriva dall’accostamento tra il clima delle Alpi Carniche e l’ecosistema del fiume Tagliamento, dalle correnti che soffiano da Nord che si incontrano con venti di mare provenienti da Sud, dà vita a quello che, a tutti gli effetti, è uno dei tre ingredienti principali del Prosciutto di San Daniele: il microclima di San Daniele del Friuli. Il suo ruolo è determinante tanto quanto le cosce suine e il sale utilizzati per la produzione.
Proprio il microclima è il responsabile della stagionatura che rende speciale e unico il sapore del San Daniele DOP: il comune friulano può contare su una ventilazione tiepida costante, una brezza mite e salmastra che contribuisce a conferire al prodotto quel sapore inimitabile.
La stagionatura viene effettuata in ampie stanze con grandi finestre, che vengono lasciate aperte per la maggior parte del tempo, in modo che i prosciutti rimangano a contatto con l’umidità e la temperatura del territorio. Ed è per questo motivo che i produttori del San Daniele DOP si trovano solo a San Daniele del Friuli.
Le attività del Consorzio a tutela dell’ambiente
Nella Giornata della Terra, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele ribadisce il suo impegno a tutelare il territorio in cui opera. Un impegno che passa, ad esempio, nell’attenzione per la tutela del fiume Tagliamento, prodigandosi affinché il suo corso possa mantenere i suoi caratteri naturali senza essere compromesso dall’azione dell’uomo.
Il Consorzio è anche accanto ai produttori per garantire che il processo di produzione del San Daniele DOP sia sostenibile e a ridotto impatto ambientale per tutelare le risorse naturali.
In particolare, è in prima linea per lo smaltimento delle acque reflue e nella gestione dei rifiuti (recupero di salamoia e smaltimento di sale solido). In dettaglio, lo smaltimento delle acque reflue di processo sfrutta un depuratore consortile che raccoglie le acque dei siti produttivi e ne migliora le caratteristiche prima di immetterle nella pubblica fognatura. Il sale solido esausto viene recuperato e destinato a nuova vita, ad esempio usato come antighiaccio stradale o nell’industria conciaria.